ALZARSI DI NOTTE PER MANGIARE, UN VIZIO O UNA MALATTIA?
Alzarsi di notte per mangiare o abbuffarsi prima di andare a dormire vengono spesso considerate
un "vizio", ovvero una cattiva abitudine. In realtà se ciò accade in maniera frequente può
essere considerata una vera e propria Sindrome, la Sindrome da Alimentazione Notturna (NES).
In questo articolo voglio parlarvi di un caso che si è presentato nel mio studio.
Questa persona si è presentata raccontandomi di alzarsi di notte per mangiare, qualsiasi cosa
senza limiti di quantità nĂ© di scelta alimentare (dolce o salata).
Al mattino quando si svegliava non aveva mai fame e pertanto saltava la colazione.
Inoltre reduce da una nottata in cui aveva passato circa un'ora a mangiare, per via dei
sensi di colpa durante il giorno saltava i pasti, per arrivare la sera a cena con molta fame. A
cena per paura di prendere peso, pur essendo un normopeso, mangiava poco, andando
a dormire non sazia e svegliandosi la notte. Naturalmente questo processo era ripetitivo
e molto frequente, tanto da aver indotto un aumento del suo peso rispetto alla sua
normalità. Inoltre la frequente interruzione notturna del sonno aveva causato anche un
malessere generale diurno e con non pochi disagi.
Per tutte le figure specialistiche consultate era solo un vizio, legato a una cattiva abitudine.
E in realtà?
In realtà non è stato così, questa persona era affetta da Sindrome da Alimentazione
Notturna, un disturbo caratterizzato dall'alterazione dei ritmi circadiani di alcuni ormoni
legati al senso di fame, sazietà, sonno.
Può il Nutrizionista intervenire in questo disturbo?
Certo che SI.
La figura del Nutrizionista in questo caso può modulare, il ritmo alterato di alcuni ormoni
(leptina, grelina, cortisolo) responsabili del senso di fame, sazietà e sonno.
Naturalmente è necessario un supporto psicologico per la persona per correggere il suo
comportamento.
Seguire un'alimentazione modulata per far produrre all'organismo gli ormoni alterati
responsabili della fame, sazietà e sonno, ha portato la persona ad avviarsi verso un processo di
guarigione dal disturbo.
I risultati sono stati soddisfacenti. In meno di un mese la paziente ha ripreso in mano
la sua vita, mangiando con regolarità e riducendo ad un caso solamente di risveglio
notturno in un mese.
Questa storia è l'esempio di come la figura del Nutrizionista non è solo colui/colei che
consiglia una "dieta" per far perdere peso ad una persona, ma è quella figura che può
migliorare un disturbo o una malattia di una persona.
Migliorare le proprie abitudini ed il proprio stile di vita, permette al corpo di lavorare
bene e meglio, di prevenire numerose patologie e di riuscire a superare alcuni disturbi ad
essa correlata, consolidati da anni.