LA DIETA: UNA INFLUENCER ONCOLOGICA
In quest'ultimo periodo, purtroppo, i reparti di oncologia accolgono sempre più ospiti.
È ben noto che il trattamento di queste malattie richiede infinite attenzioni necessarie per la
salvaguardia del paziente, soprattutto in questo periodo pandemico.
C'è un dettaglio fondamentale che però molto spesso non viene considerato: la Dieta. Come un paziente
oncologico dovrebbe mangiare per aiutare le cellule sane a sconfiggere, insieme alle cure, la malattia.
"Noi siamo ciò che mangiamo" diceva Feuerback, ed è proprio così. Il modo in cui ci alimentiamo,
nutre
le nostre cellule. Quando ognuno di noi mangia, non sta solo placando il senso di fame o appagando un
piacere, in realtà in maniera del tutto inconscia, sta alimentando le proprie cellule sia quelle sane
che quelle tumorali.
Hai mai pensato che mangiare in maniera non appropriata al tipo di malattia che si possiede, possa in
realtà favorirla oppure aiutarti a sconfiggerla? È proprio così.
Studi in merito dimostrano come l'alimentazione possa favorire o addirittura andare contro il processo
di guarigione del paziente. Infatti è necessario considerare innumerevoli fattori per la gestione
alimentare di un paziente oncologico (tipo di patologia, stadio della patologia, età, sesso, struttura
corporea…).
Grazie alle conoscenze attuali sulle proprietà dei vari alimenti e sul meccanismo d'azione delle loro
componenti nell' organismo umano, oggi è possibile creare un piano alimentare che favorisca il processo
di guarigione aiutando le cure e le cellule sane a eliminare le cellule oncologiche. È un aspetto da non
sottovalutare, in quanto con l'alimentazione si possono prevenire le reazioni avverse dei
chemioterapici, alleviare il senso di stanchezza e cosa assolutamente non da poco, evitare che un
paziente possa bloccare le cure perché fisicamente troppo debole.
Quante volte abbiamo sentito di persone che hanno perso la loro battaglia, non a causa della malattia in
sé, ma per le loro condizioni fisiche ormai stremate che hanno indotto il blocco delle cure?
Quante volte abbiamo sentito dire di pazienti che non ce l'hanno fatta per cachessia (perdita di tessuto
adiposo e di tessuto muscolare)?
Ebbene tutte queste persone potevano probabilmente salvarsi se solo si fossero nutriti al meglio, se
solo fossero stati seguiti dal punto di vista alimentare.
Affrontare una grave malattia come queste è un grande dolore, richiede tanta forza di volontà e
coraggio. Per la guarigione propria o del proprio caro si compiono gesti e sacrifici inumani a volte e,
perché se tutto questo è presente e si dedicano infinte attenzioni poi, per un solo altro tassello del
puzzle: l'ALIMENTAZIONE, il paziente deve rischiare di non farcela?
Oggi ci sono conoscenze sufficienti per gestire anche l'aspetto ALIMENTARE, che si sa esser fondamentale
al completo ben-essere della persona sana e con patologie, pertanto non sottovalutiamo le infinite
potenzialità degli alimenti in campo oncologico.