LA TIROIDE: IL CARDINE DEL NOSTRO BENESSERE (Terza ed ultima parte)

Affinché la tiroide sia in salute, essendo essa coinvolta in numerosi processi nel nostro corpo, è necessario:

  • Consumare alimenti ricchi di Iodio, Selenio, Zinco, Ferro, Vitamina B, Vitamina A, Acidi Grassi Omega 3 e proteine in particolare contenenti tirosina;
  • Evitare alimenti in­fiammatori (caffeina, salumi, zuccheri, dolci­ficanti…);
  • Evitare alimenti che peggiorano la permeabilità intestinale (Junk food, alcolici, bibite gassate, snack, prodotti da forno, dolci­ canti arti­ficiali…);
  • Ridurre l'esposizione a tossine presenti nell'ambiente;
  • Curare l'intestino dalla disbiosi (alterazione dello stato di salute del Microbiota intestinale, ovvero la ora intestinale);
  • Migliorare la qualità del sonno;
  • Gestire lo stress acuto o cronico con momenti di rilassamento.

È necessario inoltre sfatare alcuni falsi miti per poter comprendere al meglio come procedere, ad esempio:
1. L' INTESTINO - L'abuso di antin­fiammatori, antibiotici e di gastroprotettori (inibitori di pompa protonica) genera un'alterazione della permeabilità intestinale, in quanto alterano il Microbiota intestinale (popolazione batterica ­ fisiologica presente nell'intestino) e la barriera intestinale; ciò comporta un aumento dei batteri cattivi responsabili di molte patologie tra cui la sindrome metabolica ed una ripercussione sullo stato di salute della tiroide. Questa condizione può essere controllata, migliorando lo stile di vita e le abitudini alimentari.
2. L'INVECCHIAMENTO - Troppo spesso si sente dire che con l'avanzare dell'età: la stanchezza, l'aumento del peso senza possibilità di perderlo, l'alterazione ormonale e la mente annebbiata (obnubilamento), siano condizioni normali, tralasciando la possibilità che questo quadro possa essere legato ad un'alterazione della ghiandola tiroidea. Nelle donne che assumono estrogeni (menopausa, post-partum) è molto frequente una disfunzione tiroidea, in quanto gli estrogeni aumentano la concentrazione della proteina che lega gli ormoni tiroidei, che di conseguenza risulteranno in minore quantità rispetto quantità della proteina che li lega, determinandone così una carenza. Le condizioni legate all'invecchiamento sono però modi­ficabili, imparando a gestire lo stress e migliorando lo stile di vita alimentare (evitando alimenti in­fiammatori, eliminando le carenze nutrizionali).
3. GLI ALIMENTI - È diffusa l'idea che l'alimentazione non sia considerata una condizione adiuvante la terapia farmacologica. In realtà, gli alimenti che vengono ingeriti hanno un ruolo fondamentale, in quanto le loro componenti diventano parte integrante dell'organismo. Gli alimenti contengono macro e micronutrienti fondamentali per la produzione degli ormoni tiroidei. Pertanto è di estrema importanza valutare ciò che si mangia.
4. LA SEROTONINA - La serotonina è nota come l'ormone della felicità. Essa viene prodotta per il 90% dall'intestino. Se l'intestino presenta dei problemi (disbiosi, sindrome dell'intestino irritabile) non produce le normali quantità di ormone necessarie per la sensazione di benessere della persona. Se questa alterazione intestinale deriva però da una alterazione tiroidea curabile, ne consegue che il ripristino della funzionalità tiroidea, normalizzi anche il valore di questo ormone, generando così la scomparsa della depressione e dell'irritabilità, frequenti nei soggetti ipotiroidei.
5. IL SONNO - Normalmente si è portati a pensare che il sonno e la qualità del sonno non incidano sulla normale funzionalità tiroidea. In realtà non è così, perché le alterazioni del sonno generano la produzione di una cascata di ormoni tra cui il cortisolo (ormone dello stress) in quantità e in tempi della giornata (notte) in cui non dovrebbero essere prodotti. Il cortisolo inibisce l'azione degli ormoni tiroidei, con possibilità nel tempo di una disfunzione nella ghiandola tiroidea.
6. LO STRESS - Lo stress acuto (legato ad un singolo evento) è una condizione salvavita regolata da una regione del cervello (ipotalamo), che attiva la produzione di una serie di ormoni da parte dell'ipo­fisi (ghiandola endocrina situata nella scatola cranica) e del surrene (ghiandola endocrina posta sopra il rene che produce il cortisolo). In condizioni ­ fisiologiche l'ipotalamo, l'ipo­fisi e il surrene, superato lo stress, riportano il corpo in una condizione di normalità. Se però lo stress oltre a non essere ben gestito non è solo momentaneo (acuto), ma perenne (cronico), si genera un aumento del cortisolo, che può indurre la Sindrome di Burnout, la quale si presenta con stanchezza, depressione e demotivazione. Pertanto imparare a gestire lo stress oggi è fondamentale per la nostra salute psico-­fisica, in quanto la secrezione degli ormoni avviene in risposta agli stimoli esterni.
7. NON SI PUO' GUARIRE - Falso. Curare l'alimentazione è un valido aiuto per le persone affette da problemi tiroidei. Sicuramente un tessuto rovinato non potrà essere sostituito né ripristinato dall'alimentazione, ma si possono ridurre di gran lunga i sintomi ed il decorso della malattia, ad esempio, per la patologia autoimmune si può ridurre la produzione di autoanticorpi limitando quindi il sistema immunitario nel compiere il danno. Effetto non da poco se si considera che il decorso della malattia viene rallentato e che, chi presenta patologie autoimmunitarie può manifestarne altre come conseguenza, che in questo modo possono non manifestarsi. Le conoscenze odierne ci consentono di poter effettuare un'attenta valutazione dello stato di salute della Tiroide partendo anche da sintomi o situazioni che apparentemente non sembrano essere correlate a questa piccola ghiandola. Esse però ci permettono anche di rimediare con gesti apparentemente molto piccoli, uno di questi è curare l'alimentazione. L'alimentazione ha un ruolo fondamentale per lo stato di salute della tiroide e quindi dell' intero organismo per tutte le correlazioni che questa ghiandola ha con i vari organi. Inoltre contenendo gli alimenti la fonte di nutrienti necessari alle cellule del nostro corpo per poter vivere, non possiamo sottovalutare ciò che mangiamo. Pertanto preferiamo quotidianamente cibi sani. Essi sono fondamentali per la NOSTRA SALUTE!!!!